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BIM: il settore AEC italiano entra nella Multiplied Innovation Era

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BIM: il settore AEC italiano entra nella Multiplied Innovation Era

Marco, cosa è una soluzione di Building Information Modeling?

Marco L.: Con diverse velocità, tutti i settori industriali stanno attraversando una profonda trasformazione grazie a molteplici tecnologie digitali che si stanno affermando come standard di mercato. Questa fase storica, definita appunto di “Multiplied Innovation”, sta investendo anche il settore AEC (Architettonico, Ingegneristico, Edilizio) trainata dall’innovazione della metodologia BIM (Building Information Modeling), ovvero la creazione di rappresentazioni digitali dei progetti di costruzione, per una gestione integrata del ciclo di vita di un’opera edile.
 

Cosa ha portato Eupragma a interessarsi del settore AEC e quali necessità avete riscontrato nel mercato?

Marco L.: Eupragma si occupa da sempre di consulenza direzionale e change management nelle aziende e questa iniziativa nasce proprio dall’osservazione del profondo mutamento in corso nel settore AEC, a livello internazionale e nazionale. Nello scenario che abbiamo osservato le numerose soluzioni digitali basate sulla metodologia BIM erano prevalentemente verticalizzate in sottodomini applicativi specializzati; al contrario risulta assente una proposta integrata, uno strumento end-to-end utile a tutta la filiera che comprendesse ogni fase del ciclo di vita di un’opera, dalla progettazione (con modellazione 3D), alla costruzione, la manutenzione e le attività di facility management e di automazione e controllo del building (supportate dalle tecnologie IoT), mettendo in connessione imprese, fornitori e clienti. Per questo Eupragma ha concepito 4Days, una startup per il settore AEC e progettato una soluzione dedicata che risponde alle necessità di integrazione, con uno strumento che possiamo definire Integrated Building Information Modeling management system.
 

"Uno strumento end-to-end utile a tutta la filiera che comprende ogni fase del ciclo di vita di un’opera, dalla progettazione, alla costruzione, la manutenzione, le attività di facility management e di automazione e controllo del building, mettendo in connessione imprese, fornitori e clienti"
 

Ci puoi dire qualcosa in più su 4Days?

Marco L.: L’idea è nata meno di 2 anni fa, inizialmente all’interno di Eupragma con la prospettiva di enuclearla come realtà societaria al raggiungimento di obiettivi di volume di affari. Sotto questo profilo abbiamo un po’ bruciato le tappe, raggiungendo il milione di euro di ricavi dopo un anno, e costituendo così 4Days.

 

Di cosa si occupa?

Marco L.: Nasce mutuando e verticalizzando i principi di Eupragma e li verticalizza nel settore AEC.  Integrando le competenze di Eupragma con competenze specifiche di settore, 4Days si occupa di fornire servizi di consulenza in materia di strategia, organizzazione, gestione, BIM e innovazione digitale. In particolare l’ultimo punto sta costituendo un driver importante di sviluppo ed è quello che ci ha consentito di raggiungere e superare gli obiettivi di business prima del previsto, accelerando la crescita dell’azienda.
 

Avete scelto WebRatio come partner di innovazione digitale. Quali sono state le considerazioni che vi hanno portato alla scelta?

Marco L.: Abbiamo scelto WebRatio sia come framework di integrazione e sviluppo applicativo, che come partner per la stretta collaborazione progettuale, perché lavoriamo con l’azienda da oltre 10 anni e ne abbiamo sempre apprezzato le competenze nell’ambito dell’innovazione digitale, della gestione dei progetti, e nell’ accuratezza e velocità implementativa.
La creazione di un nuovo progetto di carattere sperimentale, inoltre, portava con sé un elevato grado di incertezza poichè non sapevamo come avrebbe risposto il mercato a questa nuova metodologia. La scelta di integrare le competenze di WebRatio all’interno del nostro progetto è stata vincente: in 1 anno e mezzo abbiamo superato le più rosee previsioni, perché oggi il nostro strumento è utilizzato da clienti internazionali e da alcune tra le prime 20 aziende di ingegneria e costruzioni d’Italia, con oltre 150 tecnici in 100 progetti e oltre 10mila documenti condivisi.
 

"La scelta di integrare le competenze di WebRatio all’interno del nostro progetto è stata vincente: in 1 anno e mezzo abbiamo superato le più rosee previsioni"
 

Roberto, come avete integrato le vostre competenze in WebRatio con le vostre?

Roberto A.: La fiducia che lega la nostra azienda ad Eupragma è di lungo periodo; basata sul riconoscimento delle reciproche competenze peculiari con le quali abbiamo creato una naturale sinergia che si è dimostrata efficace in molti progetti di innovazione. La metodologia BIM è assimilabile all’approccio utilizzato in WebRatio Platform: l’astrazione e la modellazione consentono di strutturare e condividere le informazioni e i dati in modo più semplice e rapido, per creare interfacce diverse per i differenti attori che utilizzano lo strumento. Quindi la collaborazione con Eupragma per la realizzazione del nostro progetto è stata come rivivere una seconda volta la nascita stessa di WebRatio Platform, perché entrambi gli strumenti si pongono come tecnologia di innovazione disruptive nei propri ambiti di business.
 

"La metodologia BIM è assimilabile all’approccio utilizzato in WebRatio Platform: l’astrazione e la modellazione consentono di strutturare e condividere le informazioni e i dati in modo più semplice e rapido"
 

Dal punto di vista esecutivo, come avete sviluppato la soluzione digitale?

Roberto A.: La nostra metodologia di sviluppo con WebRatio Platform è Agile, utile soprattutto per i progetti sperimentali come il nostro, perché porta flessibilità lì dove c’è maggiore incertezza. Abbiamo lavorato con sprint della durata di 15 giorni per lo sviluppo e 15 di test e modifica, durante i quali venivano raccolti i requisiti per lo sprint seguente. In questo modo la soluzione è risultata business-driven, perché adattata perfettamente alle esigenze emerse dall’analisi di mercato.
 

Avete parlato di Multiplied Innovation. Cosa è? E come il sistema BIM  porta il settore AEC nell’era della Multiplied Innovation?

Roberto A.:Gli analisti di International Data Corporation (IDC) hanno definito il periodo di innovazione tecnologica che stiamo vivendo come “Multiplied Innovation”, decretando la fine della prima fase di sperimentazione della trasformazione digitale. Condivido il loro punto di vista, perché possiamo osservare tecnologie multiple che ormai sono consolidate e che stanno scalando sia in termini d’importanza che di giro d’affari, supportando la nascita e la crescita di nuovi business e intere nuove filiere. Il nostro è lo strumento con il quale anche la filiera del settore edile può trarre vantaggio dalla trasformazione digitale, con la molteplicità di innovazioni che ci saranno nei prossimi anni nel mercato, con nuove competenze e nuovi approcci alla gestione di progetto e manageriale, in cui il sistema BIM si pone come metodologia e strumento che guarda al futuro del settore. Tra le tecnologie che costituiscono le leve della trasformazione digitale nelle aziende voglio annoverare anche il low-code, perché, al pari di IoT, Ai e Blockchain, porta innovazione, abilitando nuovi processi di sviluppo e nuove esperienze per utenti/clienti, il tutto semplificando la realizzazione di soluzioni anche molto complesse, proprio come è stato possibile nel nostro progetto.
 

"Possiamo osservare tecnologie multiple che ormai sono consolidate e che stanno scalando sia in termini d’importanza che di giro d’affari, supportando la nascita e la crescita di nuovi business e intere nuove filiere"

 

fonte: IDC

 

 

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gennaio 23, 2020 / WebRatio

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