Low-Code e innovazione digitale

Il blog che racconta l'innovazione delle aziende che hanno scelto di trasformare in digitale i processi con la tecnologia Low-Code e Digital Process Automation di WebRatio

 
 
 

Chiamatele Agile Development Platform, perché non sono solo Low-Code

Digital Transformation | Low-code | Modernization
Chiamatele Agile Development Platform, perché non sono solo Low-Code

If you decide to go Low-Code, it's difficult not to go Agile” (“Se decidi di utilizzare il Low-Code è difficile non diventare Agile”). Sono le parole di un utilizzatore riportate nel report di Forrester Low-Code And Agile: Rocket Fuel For Digital Business[1]

Questa referenza ribadisce come il Low-Code implementi concretamente le pratiche contemplate nell’Agile ed è utile per fare  un passo in avanti nella definizione delle piattaforme come WebRatio Platform, perché la categoria “Low-Code” può essere riduttiva, dal momento che sottolinea solo la quantità di codice necessaria allo sviluppo di applicazioni, senza dare spazio alla metodologia di sviluppo che consentono di mettere in pratica: l’Agile, appunto.


Il termine “Low-Code” è nato nel 2014 e già fin dall’inizio[2] era chiaro che fosse strettamente connesso con l’applicazione delle metodologie Agile[3]. Ma “Low-Code” sembra essere la risposta ad una definizione nata ben prima, ovvero “No-Code Development Platform”, di cui Google ha traccia di ricerche online a partire dal 2004 (figura 1).

 

no-code-low-code-goole-trend

Figura 1 - Fonte: Google Trends, https://trends.google.com/trends/explore?q=%2Fg%2F11gy7wrlwj&date=all

 

l termine “No-Code” è stato coniato per definire le piattaforme utilizzabili anche dai Citizen Developers, persone senza esperienza di programmazione che si avvicinano al campo informatico proprio perché creano soluzioni senza dover scrivere codice. Non a caso troviamo esempi di No-Code come Wordpress, nato nel 2003[4] e che oggi è lo strumento più utilizzato per creare siti web, anche da chi non conosce neanche l’HTML e i CSS.

Ma se il No-Code è per Citizen Developer, il Low-Code è per Pro Developer e Business Users, ovvero quei professionisti con esperienza di analisi e sviluppo che, proprio grazie al tempo risparmiato con l’uso delle piattaforme Low-Code come WebRatio Platform, possono focalizzarsi sugli aspetti di business e non sulla programmazione.

 

La quantità di codice da utilizzare con una piattaforma di sviluppo è veramente l’unico aspetto importante per gli utilizzatori delle piattaforme?

La riduzione della quantità di codice programmato è un aspetto fondamentale delle piattaforme No-Code, anche se, la totale assenza della programmazione può risultare limitante per i Pro Develpers che infatti preferiscono adottare approcci Low-Code in cui possono integrare il potere espressivo della programmazione tradizionale con la rapidità di sviluppo visuale.

 

Per un Pro Developer però la diminuzione della scrittura di codice del Low-Code consente di concentrarsi sull’innovazione e su altri aspetti come il funzionamento del business, il valore generato per gli utilizzatori e l’azienda dalle applicazioni che crea, ma anche sulle metodologie e le pratiche da utilizzare nello sviluppo, come l’Agile e il DevOps.

 

Da un’analisi sul miglior rapporto tra innovazione, velocità e qualità di sviluppo risulta che le piattaforme Low-Code hanno il maggior equilibrio tra i diversi obiettivi di sviluppo, rispetto alle alternative (soluzioni preconfezionate, No-Code e High-Code) lasciando l’espressività necessaria ai Pro Developers ma eliminando la programmazione ripetitiva di basso valore aggiunto.

 

Cosa cercano i Pro Developer nelle piattaforme Low-Code?

Per i Pro Developer la velocità e produttività del Low-Code sono gli strumenti per potenziare lo sviluppo di applicazioni. Queste caratteristiche del Low-Code incoraggiano la creazione di team di developer decentralizzati e autonomi[5], che è un obiettivo principale della metodologia Agile.

 

Ma diventare Agili è un percorso complesso, come spiega lo stesso VP di Forrester nel report The Global State of Agile 2022: Becoming Proficient Is Like Undertaking a Long Journey to Mars[6]. L’analisi mostra come a 5 anni dall’inizio della trasformazione verso un approcio Agile, solo il 26% delle aziende diventino veramente esperte della metodologia.

Il percorso per diventare Agile è ostacolato principalmente da tre fattori[7]:

  • il cambiamento culturale, che deve avvenire in tutta l’azienda;
  • il persistere di un approccio waterfall, perché a volte gli sviluppatori, dopo aver adottato le pratiche Agile in un progetto, tornano a lavorare in modalità waterfall per un altro progetto;
  • il commitment del management, perché deve investire e adottare per primo una cultura Agile.

Nell’analisi di Forrester[8] vengono anche evidenziate le principali mancanze tecnologiche che possono essere d’intralcio alla trasformazione verso l’Agile:

  • l’assenza di integrazione con il DevOps;
  • la mancanza dii strumenti per analizzare il ciclo di sviluppo;
  • l’assenza di sistemi di automazione.

I Pro Developers cercano quindi strumenti che consentano di applicare la metodologia Agile, che si integrino con le pratiche DevOps e automatizzino le fasi ripetitive e a basso valore dello sviluppo, proprio come fanno gli ambienti Low-Code come WebRatio Platform.

 

Perché non sono solo piattaforme Low-Code, ma soprattutto Agile

Alla luce di quanto descritto, si capisce che le piattaforme Low-Code sono utili ai Pro Developer non solo perchè riducono l’effort di programmazione, ma soprattutto perchè implementano nel loro naturale ciclo di sviluppo tutte le teorie della metodologia Agile.

In letteratura ci sono già delle piattaforme definite “Agile Developement Platform”, ma sono più che altro strumenti per la gestione dei progetti applicando la metodologia. Nel caso delle piattaforme come WebRatio Platform gli sviluppatori possono mettere in pratica la metodologia direttamente nella creazione delle applicazioni aziendali.

L’Agile è il framework metodologico delle piattaforme Low-Code e queste ultime si pongono come strumenti di convergenza dei tre fattori principali della trasformazione digitale: persone, processi e tecnologia (figura 2).

loow-code-diagram

Figura 2 - Fonte: Forrester Report,

https://www.forrester.com/report/low-code-and-agile-rocket-fuel-for-digital-business/RES178789?ref_search=0_1677075991321

 

Quando si usa WebRatio Platform è naturale utilizzare le pratiche Agile, perché…

  • dal punto di vista della struttura dei team, rende autonomi e molto produttivi anche piccoli team di sviluppatori (cosiddetti squads o tribes);
  • dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, dà la possibilità di fare rilasci molto frequenti (sprint) anche di piccole parti (small batches) o di MVP, per potersi adattare allo sviluppo di epic e user stories;
  • dal punto di vista dell’architettura del prodotto software, consente la modularizzazione e la realizzazione di composable applications, grazie ai microservizi e le API;
  • la maggiore produttività lascia il tempo per focalizzarsi sulle persone e le interazioni;
  • diminuisce la necessità di documentazione necessaria allo sviluppo perchè sostituita dai modelli visuali che si pongono come linguaggio comune tra business e IT;
  • vedere i risultati in tempo reale rende la collaborazione con i clienti più facile, perché possono vedere fin da subito un’applicazione funzionante e seguirne l’evoluzione;
  • la maggiore collaborazione e i feedback immediati portano una maggiore reattività al cambiamento, potendo avere piani anche poco definiti e molto dinamici.

 

Agili dal 2001

Il No-Code è nato nel 2004, mentre il termine Low-Code è stato coniato nel 2014. WebRatio dal 2001 propone una tecnologia di progettazione e sviluppo visuale, che negli anni è stata definita in molti modi diversi: Computer Aided Software Engineeging, Model Driven Development, Rapid Application Development ed oggi Low-Code Development.
Grazie alle caratteristiche di WebRatio Platform, abbiamo proposto da sempre i vantaggi evidenti dello sviluppo visuale, come una maggiore collaborazione tra business e IT, oppure la possibilità di sviluppare anche con requisiti incerti o non ancora ben definiti, che sono i fondamenti della metodologia Agile.

 

Ma un fattore è sempre stato centrale: la reattività al cambiamento. WebRatio Platform è l’ambiente di sviluppo che ha supportato il cambiamento in aziende clienti nazionali ed internazionali che negli anni ci hanno seguito nell’adozione delle innovazioni tecnologiche come il BPM, il Cloud, il Mobile, l’IoT, i microservizi e le API.

 

Ma la nostra tecnologia non è altro che l’espressione di una cultura di propensione al cambiamento che promuoviamo da sempre, con qualsiasi definizione si voglia dare ad un approccio che, fondamentalmente, vede il futuro come una possiblità.

 

Scopri la combinazione tra Low-Code e DevOps >

 

Fonti

[1] https://www.forrester.com/report/low-code-and-agile-rocket-fuel-for-digital-business/RES178789?ref_search=3493699_1690829392225

[2] https://www.forrester.com/report/New-Development-Platforms-Emerge-For-CustomerFacing-Applications/RES113411

[3] https://www.forbes.com/sites/forbestechcouncil/2021/01/07/what-is-low-code-development/

[4] https://en.wikipedia.org/wiki/WordPress

[5] https://www.forrester.com/report/low-code-and-agile-rocket-fuel-for-digital-business/RES178789?ref_search=0_1677075991321

[6] https://www.forrester.com/webinar/The%2BGlobal%2BState%2BOf%2BAgile%2BIn%2B2022%2BSpeed%2BUp%2BYour%2BJourney%2BTo%2BMars/WEB37802

[7] https://www.forrester.com/webinar/The%2BGlobal%2BState%2BOf%2BAgile%2BIn%2B2022%2BSpeed%2BUp%2BYour%2BJourney%2BTo%2BMars/WEB37802

[8] https://www.forrester.com/webinar/The%2BGlobal%2BState%2BOf%2BAgile%2BIn%2B2022%2BSpeed%2BUp%2BYour%2BJourney%2BTo%2BMars/WEB37802

agosto 3, 2023 / WebRatio

< Torna all'archivio delle storie