Il mercato del Low-Code sta esplodendo, grazie alla necessità di maggiore rapidità nella digitalizzazione e automazione dei processi digitali. Si prevede che il mercato globale aumenterà di 10 volte entro i prossimi 10 anni, con un aumento medio annuo di oltre il 29% e un giro d’affari di quasi 190 miliardi di dollari nel 2032[1].
Ma oggi solo una nuova applicazione su quattro viene sviluppata con il Low-Code[2], anche se questa tecnologia consente un’accelerazione di sviluppo fino a 10x, dando la possibilità anche a sviluppatori meno esperti di essere molto produttivi e demandando ai vendor l’aggiornamento delle tecnologie che compongono le applicazioni.
Il motivo principale del basso tasso di adozione delle piattaforme Low-Code è il cambio di paradigma rispetto alla programmazione tradizionale e la mancanza di una strategia di adozione del Low-Code di lungo periodo, che veda le piattaforme come un asset principale al servizio di sviluppatori, analisti di business, ma disponibili anche come strumenti di collaborazione e di supporto alla governance.
Abbiamo raccolto i migliori consigli dei nostri clienti che utilizzano WebRatio Platform ed hanno risultati come un payback period di 6 mesi e una diminuzione del time-to-market del 30%. Sono suggerimenti che consentono di semplificare la fase di scelta e l’adozione della tecnologia Low-Code, per fare in modo che questa innovazione del dipartimento IT porti subito miglioramenti di performance:
“…il Low-Code non è un trend passeggero, ma una tecnologia che è sempre più adottata e bisogna farla conoscere in azienda…”
Come vediamo dalle analisi e previsioni, il Low-Code è sempre più utilizzato e il mercato è destinato a crescere, perché è uno strumento che migliora le performance aziendali. La mancanza di conoscenza e di adozione del Low-Code può portare ad una perdita di competitività di un’azienda, perché si può trovare tra concorrenti che utilizzano questa tecnologia e la cui produttività non è confrontabile.
“…assicuratevi che la tecnologia Low-Code che adottate sia allineata ai vostri obiettivi aziendali, anche di lungo periodo…”
Non limitatevi ad adottare una soluzione temporanea: se nella vostra roadmap c’è la volontà di scalare una soluzione e farla diventare di livello enterprise, o volete creare una software factory interna che sviluppi più web e mobile app, oppure in futuro volete offrire anche il servizio di analisi e reingegnerizzazione dei processi, adottate una suite completa che comprenda tutte le funzionalità necessarie, come lo sviluppo web, mobile e BPA.
“…partite da un progetto piccolo, anche solo un MVP…”
Per affrontare un problema apparentemente complesso, è utile scomporlo in problemi più piccoli. Lo stesso vale quando si inizia ad usare il Low-Code: partite da un progetto semplice, che includa solo le funzionalità e le interfacce core che caratterizzano l’applicazione e poi ampliatelo man mano che le competenze aumentano. E’ utile per poter seguire un progetto di sviluppo Low-Code fin dall’inizio e per dare un’ordine di priorità alla soluzione che si vuole sviluppare.
“…non preoccupatevi dei tempi di formazione, perché poi verranno ampiamente ripagati con l’aumento di produttività…”
Le settimane necessarie per la formazione all’utilizzo del Low-Code possono essere viste come tempo prezioso sottratto allo sviluppo e manutenzione di soluzioni digitali in essere, ma se pensate all’aumento successivo di produttività di sviluppo, in una settimana l’investimento è ripagato e le giornate successive varranno fino a 10x rispetto a prima.
“…controllate che le tecnologie di base utilizzate dalla piattaforma siano standard di mercato, per evitare il rischio di lock-in tecnologico e di obsolescenza…”
L’utilizzo di tecnologie standard e molto utilizzate (come Angular, Cordova, Spring, Hibernate, Docker, Kubernetes) consente di non dipendere esclusivamente dalla piattaforma e di poterla personalizzare attingendo ad una vasta quantità di risorse e al supporto di una grande community.
“…create delle competenze complementari e trasversali, seguendo le attitudini personali, le potenzialità della piattaforma Low-Code e l’approccio allo sviluppo…”
Piuttosto che strutturare un team in base alle conoscenze delle tecnologie, oppure al tipo di applicazione sviluppata (web e mobile) e utilizzare una metodologia waterfall, sarebbe meglio pensare ad una organizzazione composta da ruoli e competenze trasversali in modo da sfruttare al meglio la piattaforma e utilizzare un approccio Agile con team autonomi che si organizzano ad hoc per ogni progetto.
“...inserite la tecnologia Low-Code nella vostra vision tecnologica…”
Come vedete la vostra azienda tra 3, 5 o 10 anni? Come vedete i vostri asset digitali nello stesso periodo? E il vostro team di sviluppo? Sicuramente vi sarete posti queste domande e quando adottate la tecnologia Low-Code dovete porvi lo stesso tipo di quesito sulla piattaforma, visto che sarà centrale per lo sviluppo delle vostre soluzioni: come sarà tra 5 anni la Low-Code Platform che sto scegliendo? Che funzionalità vorreste avere in futuro, seguendo la roadmap tecnologica della mia azienda?
Quanto tempo dedicate all’innovazione delle soluzioni digitali? Qualsiasi impresa, dalla micro alla multinazionale, dovrebbe spendere più tempo in innovazione, piuttosto che in manutenzione. Sperimentare e implementare nuovi modelli di business, processi e funzionalità digitali fa progredire l’azienda, crea nuovi mercati e possibilità di business.
La produttività del Low-Code libera il potenziale innovativo delle aziende, diminuendo il tempo di manutenzione e potendo allocare forze e risorse nell’innovazione di prodotti e servizi.
Per questo, quando si adotta la tecnologia Low-Code bisogna avere una roadmap chiara, per poter trovare l’ambiente di sviluppo e il vendor più adatti anche alle esigenze future e con cui creare una relazione di lunga durata, fondata sulla continua ricerca comune di innovazione tecnologica e di business.
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Fonti
[1] https://www.factmr.com/report/low-code-development-market
[2] https://de.nttdata.com/files/2022-en-wp-low-code-analysis.pdf