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10 anni di IFML: dallo Standard OMG alla modellazione automatica

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10 anni di IFML: dallo Standard OMG alla modellazione automatica

Sono passati 10 anni da quando l’Object Management Group ha adottato l’Interaction Flow Modeling Language come standard di modellazione della User Interaction delle applicazioni.

Nel 2015 Richard Soley, Presidente dell’OMG, ha rilasciato un’intervista in cui ha confermato l’interesse per il nostro linguaggio visuale, che copriva un campo dello sviluppo di applicazioni front-end che ancora non era stato esplorato, in cui non erano presenti standard e lo sviluppo era demandato alla programmazione tradizionale, lenta e onerosa per gli i developers.

 

Da allora IFML si è diffuso esponenzialmente grazie alla sua natura open source, dando vita anche a progetti come l’editor o il web editor IFML, con cui provare in prima persona le potenzialità della progettazione visuale.
In questi anni il linguaggio di modellazione è stato oggetto di studio in migliaia di università in tutto il mondo, come in Italia al Politecnico di Milano e all’Università di Bologna ad esempio, formando migliaia di studenti con le competenze necessarie all’utilizzo di ambienti di sviluppo Low-Code, nell’ottica di risolvere il problema della scarsità di risorse rispetto alla richiesta di soluzioni digitali degli ultimi anni.

 

I progetti realizzati con l’uso di IFML non si sono limitati a semplici editor, ma esistono esempi di implementazioni che guardano al futuro dello sviluppo, come uno strumento per la generazione di modelli IFML da requisiti testuali, oppure un assistente virtuale per la modellazione tramite riconoscimento vocale. Due esempi di sistemi che rivoluzionano l’approccio alla modellazione con IFML, come fatto da ChatGPT per l’Intelligenza Artificiale.

 

Le estensioni di IFML: WebRatio Platform per il web

La caratteristica fondamentale di IFML è di essere platform-independent, potendo quindi essere applicato allo sviluppo di applicazioni per qualsiasi device: tablet, smartphone, laptop, pc desktop…(come una implementazione per il CERN).

 

WebRatio Platform infatti utilizza una estensione di IFML dedicata al web, in cui sono stati aggiunti alcuni concetti (come “Modal Window”, “Form” o “Select Event” ad esempio) a quelli essenziali già presenti nello standard, che chiunque può estendere per applicarlo alla tecnologia preferita.

Questi concetti aggiuntivi al linguaggio di modellazione danno la possibilità a WebRatio Platform di progettare visualmente e creare automaticamente applicazioni web e mobile.


IFML, insieme agli altri standard UML e BPMN, formano il set di linguaggi Low-Code open source a disposizione degli utilizzatori di WebRatio Platform, per avere 3 ambienti di sviluppo in 1 e incrementare la produttività, mantenendo la stessa qualità e il controllo della programmazione tradizionale.

 

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novembre 17, 2023 / WebRatio

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